Thursday 28 February 2013

Nasce oggi la nuova rubrica a cadenza irregolare APOCRIFI
(opere d'altri, forse).



Se non conoscete le opere (ma dubito) di Cattelan o siete troppo pigri per cercarlo con google
 sappiate che sabato dedicherò all'artista il post di "mi guardo anche le peggio cazzate"

Wednesday 27 February 2013


Uh, ma DoReFartBurp è la prima rubrica del dopoelezioni! Ed è mio preciso dovere parlarne, vero? Vero? No, Falso. V'attaccate al cazzo, ché qui c'abbiamo poco tempo da perdere con promesse urlate e/o spedite per posta, quindi saremo fieramente faceti come al solito.
Come ricorderete (oppure no, visto che siete delle ignobili amebe), il mio predecessore amava prendersela con Justin Bieber, un omuncolo che io considero meno importante dello sporco che trovo tra le mie dita dei piedi, ma a onor del vero devo dire che il nano canadese (Bieber è canadese? davvero? è un essere discriminabile all'ennesima potenza, devo ricredermi!) spesso e volentieri se le cerca.
Quindi non posso non riferirvi del suo exploit per le vie dello shopping londinese mentre indossava nientemeno che una maschera antigas. Ma che modajuolo!, diranno i più stupidi tra voi. Invece no. Ho ricevuto la telefonata di Clarence McClarence, il tipo che vedete con un cappello con la "C" alla destra del divin Justin, nella foto che correda l'articolo del link. Nonostante io abbia sempre vessato il buon Clarence per il suo ridicolo nome, egli mi porta in buona considerazione, e mi ha confidato che la maschera serviva a Justin a coprire la puzza di negro di Mumbutu, lo schiavo che cammina alla sinistra della popstar, che oltretutto è noto per i suoi peti asfissianti. Come biasimare il giovane Bieber? Avrei mille modi, ma non ve li dirò.
E v'è andata bene,
S.

Sunday 24 February 2013


Buongiorno buongustai dell’elettorato, e bentornati alla rubrica preferita dai cuochi della mensa del Senato della Repubblica: la Nouvelle Couisine di Idiosincrasia Alterata.
Oggi, in questa domenica assolata, parleremo di un piatto assai gradito dai bravi cittadini votanti della penisola intera: la Zuppa Democatica.

Per un ottima Zuppa Democratica dovete mischiare vent'anni di promesse elettorali mai mantenute con un pizzico di legge sul conflitto di interessi e omicidi di stato mai svelati. Aggiungete poi scandali pubblici, fallimenti bancari, manipolazioni mediatiche, bunga bunga e ventate anti-europeiste. Fate girare il tutto a fiamma alta da uno sbraitante ducetto barbuto, il portatore unico della verità del popolo caprone.
Quando tutto avrà il sapore e la consistenza della merda, degustate turandovi il naso, pensando che magari ci sono zuppe peggiori, ma anche no.
No, davvero, sta volta la vedo proprio dura.

Vino consigliato: qualsiasi, ma che contenga molto alcool e sia facilmente lanciabile. 

Saturday 23 February 2013


E dopo aver rotto i coglioni a tutti con le iene (tò, proprio come Italia 1), finalmente il sottoscritto professor Aristide Maria Verdirame, coadiuvato dall'inossidabile Brigida, cambierà argomento nell'odierna puntata di
COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura
Era da tanto, infatti, che volevo presentarvi il mio ormai ex animale da compagnia, l'ingegner Gianpinocchio Rodomonti, capocameriere al ristorante "Da Fetecchia" di Capo Volturno (IS) di giorno, e bighellonatore professionista di terza classe di notte; egli, come vedete dalla foto, è un magnifico esemplare di gazza marina vanesia, specie che si distingue tra migliari e migliari di altri uccelli per l'abitudine un po' frocia di mettersi del risibile eyeliner bianco attorno agli occhi, e di sprecare tutto il mio bianchetto per adornarsi il becco. Come mai ex?, domandano i più petulanti tra i miei lettori. Presto detto: il furbacchione usava abusare degli orifizi di Brigida grazie ai suoi due peni palmati, che normalmente camuffa a guisa di piedi.

Friday 22 February 2013


Mai come in questo periodo di incertezze elettorali può esserci d'aiuto e d'ispirazione il caro vecchio Adolf Hipster. La foto, scattata dal nostro inviato londinese, è quella che il buon Adolf usò negli anni 30 per i manifesti del Movimento Cinque Stelle di David. Eppure le sue idee, troppo progressiste e innovative per quegli shylok naso adunco del movimento, non vennero appoggiate da nessuno. Adolfo venne cacciato a calci nel culo e sappiamo più o meno tutti com'è che andò a finire. Parlare del M5SdiDavid e di politica adesso sarebbe svilente e inutile. Quest'ostinazione alla critica a tutti i costi con paragoni al fascismo da una parte e al propinare l'ovvio a tavola con quell'ottimo secondo della classe politica corrotta e marcia dall'altra rimbalza nell'etere dimentica, da ambo le parti, di un qualcosa di ancora più ovvio: con chi si ha a che fare. L'italiano cantato nell'utopia cutugnesca non esiste più e se è mai esistito oggi rappresenta soltanto una triste e trascurabile minoranza. L'italiano vero adora le scorciatoie e le scappatelle, la strada facile e i buoni contatti che gli fanno saltare le code. Negare questa evidenza e parlare di coscienza civica con un popolo di pecoroni dediti a commenti come "adoro" o "muoio" nel postare le loro stronzate è solo un'avvisaglia dell'amaro declino dei nostri tempi.
Ma il disfattismo non ci potrà mai frenare dal decantare i nostri miti e dal raggiungere quelle vette innevate ma assolate che fanno da sfondo a Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto il giovane magrebino Farouk Margial così amante delle belle auto (specie di quelle altrui) da fiondarsi subito dentro la BMW di un cinese appena sceso per fare benzina e compiere quindi atti da mariuolo. Questo senza accorgersi della presenza di un passeggero. Fonti attendibili ci confermano che i due cinesi lo abbiano fatto nero.
Al secondo posto state attenti alle vostre scappatelle d'ora in avanti. Nell'internet che non dorme mai potreste ritrovarvi ad essere fotografati persino da GoogleMap. Ne sa qualcosa il giovane compagno Sasha, che si pentirà per sempre di quel suo "Marina, porca puttana, sto giocando a Ruzzle ora! Cercala tu la strada per la pizzeria Posillipo! Basta che guardi su street view!"
E così giunse l'oro coronato di un primo posto titolato e degno dei migliori vipperie del nostro tempo. Plauso immediato a colei che ci ha finalmente svelato trucchi e segreti per la tanto agognata eterna giovinezza. Basta botox e ritocchini. Basta spendere i vostri soldi in inutili cure dimagranti e trattamenti estetici. Ci pensa Demi Moore con i suoi clisteri al caffè a mostrarci come preservare la bellezza di fronte all'avanzare dei secoli. Nulla da dire. Come nella migliore delle tradizioni, anche Demi ci dimostra che per superare un ostacolo tocca sempre prenderlo da dietro.
Alla prossima settimana!

Thursday 21 February 2013

Wednesday 20 February 2013


Ma sì, per la prima puntata post-Sanremo di DoReFartBurp voglio essere banale e polemico: da quando questo è considerato migliore di questo? Davvero, alla redazione tutta non pareva vero che gli italiani avessero votato ancora una volta per un sottoprodotto da reality, quando per una volta avevano avuto l'opportunità di ascoltare della musica vera. E allora abbiamo voluto vederci chiaro, e cercare l'inghippo. Chi, o cosa, ha fatto perdere Elio E Le Storie Tese?
Le abbiamo pensate tutte, dalle advances della Littizzetto a Cesareo, respinte al mittente, a delle minacce delle lobby gay per far vincere l'odioso Mengoni, fino persino a complicatissime trame di spionaggio sessuale con protagonista Rocco Siffredi, che di piccolissimo può dare solo il bacio.
E per una volta abbiamo dovuto alzare bandiera bianca, non abbiamo scoperto nulla di nulla. Solo che, veramente, non capite un cazzo.
E v'è andata bene.
S.

Monday 18 February 2013


Lo vogliamo ricordare così.
Lo sguardo assorto e l'impomatatissimo crine sbarazzinamente tirato indietro.
I giorni del dominio del grande Ratzinger stanno per terminare, ma, non temete, per la carica di vescovo emerito (una sorta di carica post papalizia di senatore a vita) Joseph Aloisius non verrà ricoperto d'oro. Il povero emerito dovrà campare con soli 2500 vitruviani al mese.
Prenderà quindi sempre e comunque più di voi.
E per cosa? Facile. Secondo l'appannaggio previsto dalle leggi vaticane per la carica di "vescovo emerito" a Joseph Aloisius sarà semplicemente richiesto di non fare un "emerito cazzo".

Sunday 17 February 2013


Buongiorno amici foruncolosi dalle dita grassocce e oleose, e bentornati alla rubrica preferita dai fisici teorici della facoltà di Harvard: Sotto La Calzamaglia.
Oggi parleremo di un eroe Marvel incredibilmente inutile ai miei occhi, ma che ha fatto la storia dei Vendicatori: Ant-man.

Cos’ha di speciale questo Ant-man? 
Beh, avete presente Tesoro Mi Si Sono Ristretti i Ragazzi?
Immaginate che Rick Moranis, invece di essere sfigato e bonaccione, sia un super scienziato biondo e aitante chiamato Henry Pym. Ora aggiungetegli un pacco di soldi e una tipa super gnocca: signori e sognore ecco a voi Ant-man!
“Va bene”, direte voi, amici del taschino sulla camicia, “che vantaggio ha questo inutile super potere?”
Innanzitutto, cari i miei ignorantoni, è un super potere artificiale creato appunto dal nostro figaccione, grazie alla scoperta delle "particelle pym". 
Secondariamente: avete mai pensato ai benefici del rimpicciolimento in uno spogliatoio femminile? Immagino già le vostre luride bave agli angoli della bocca.
Peccato che il Nostro usi questo potere per comunicare con le formiche  (grazie anche a un traduttore di sua invenzione) e formare eserciti di questi imenotteri.
Un utilissimo esercito di formiche, vorrei aggiungere.
"Tesoro, dove ho messo l'insetticida?"
Appunto.
Bene, avete chiaramente capito l’inutilità di quest’uomo. Allora perché ne parliamo?
Perché uno dei miei registi preferiti, Edgar Wright, quello dell’Alba dei Morti Dementi per intenderci, sta lavorando all’adattamento cinematograficodi questo inutile personaggio.
Sarà mica venuto il momento di rivalutarlo?
Ai posteri l’ardua sentenza.

Saturday 16 February 2013


Se non fosse per la "cazzatona" sparata da Saviano, che ieri meritava il terzo posto nella nostra personale classifica settimanale di stronzaggine, mi sarei persino dimenticato di aver mai visto Django. Django è un film "già", nel senso che è un film che quando incontri qualcuno prima o poi uno dei due chiede :"...e te Django lo hai già visto?". Questo capita quando la pubblicità di un film, le interviste al regista, le anteprime su Ciak (esce ancora?), i quindici trailer, ecc, sono più importanti del film stesso. La qualità effettiva di un "film già" è assolutamente irrilevante, infatti chiunque, più o meno inconsciamente, avrà deciso se il film è un capolavoro o una fetecchia mesi prima di vederlo (se lo farà mai) e difenderà la propria ragione con le unghie e con i denti.

Django non mi è spiaciuto, lo ammetto, rispetto a "Bastardi senza Gloria" mi sono annoiato molto meno ma l'ho trovato ugualmente scontato e vuoto. Però Tarantino avrebbe bisogno di qualcuno che lo obbligasse a tenere i film sotto le due ore. Così magari si troverebbe costretto a rinunciare a riempire i film di niente solo per coccolare il suo ego già sufficientemente espanso verso più infinito.
Valga come esempio su tutti lo scozzo finale tra Waltz e diCaprio. Il cui esito è telefonato dall'inizio della scena eppure questa si trascina in un interminabile botta e risposta tra i due, moscio come un biscotto nel thè caldo, per una decina di interminabili minuti completamente privi di tensione. Se Tarantino avesse avuto un limite si sarebbe accorto che aveva a disposizione solo pochi minuti e l'avrebbe conclusa con un lampo inatteso come ai cari vecchi tempi della scommessa nel finale del suo episodio di Four Rooms. Che vale anche come esempio di come, Tarantino, quando vuole, sa omaggiare in maniere sovversiva e originale.

Un ultima parola sulla "riflessione" di Saviano. L'ho definita una "cazzatona" più per come viene esposta, il solito misto di retorica alla melassa misto a patetismi da nonna papera, esprime un concetto interessante : il film è ambientato nel 1859 ma è meno ieri di quanto ci si voglia illudere oggi. Peccato poi gongoli su come questo film appaghi quella "giusta" sete di vendetta (confusa con la giustizia, che sempre più sembra meno un concetto e più un attributo di Dio) per le ingiustizie del mondo. E segua tracciando un parallelo con la vicenda degli schiavi a Lecce. 
Personalmente non credo che il parallelismo possa reggere sotto il peso finale dell'invito a schierarsi a favore degli sfruttati e dei vilipesi. Probabilmente Saviano non ha visto il film e cercava soltanto una parola da mettere nel titolo per attirare l'attenzione su una giusta causa, un trucco un po' meschino ma d'effetto, lo avesse scritto qualche mese fa probabilemente l'avrebbe intitolato :"i Pockemon mi ricordano gli schiavi di Lecce". SE lo avesse visto si sarebbe accorto che nonostante il protagonista di colore è una tranquilla fantasia piccolo borghese di potenza, il sogno segreto che alberga in ognuno di noi di subire ingiustizie tremebonde che poi ci giustifichino mentre commettiamo qualsiasi atrocità. (Esempio:il meraviglosamente, involontariamente, auto-ironico, "Commando" )Alla fine Django è davvero il nero su un milione che, avvallando in pieno le teorie del frenologo diCaprio che, almeno sulla carta nelle intenzioni del film dovremmo trovare ridicole, trascende la razza, diventa un assassino come un bianco qualsiasi e ,mica organizza la rivolta e si batte per i diritti dell'uomo, no, fa una cazzo di strage pieno di autocompiacimento, si riprende la sua donna, che è una principessa e va solo salvata, e alla fine va in culo a tutti per i fatti suoi. 
Mi sembra l'opposto di quello su cui Saviano vorrebbe farci riflettere. Ma magari io il film l'ho visto.


P.s
Va in Calce che tanto a Tarantino quanto a Saviano, come persone e anche semplicemente in quanto professionisti non sono degno di lavare i piedi il giovedì santo. Ma ho una tovaglia a quadri rossi e bianchi , e una bottiglia di vino. Ho diritto a quest'opinione.

Friday 15 February 2013


- Dove sei stata fino a quest'ora, puttana? E cos'è questo uccello?
- Fatti i cazzi tuoi! Non ti riguarda!
- Toh, un ladro!
BANG (x4)!

Questo lo stralcio di conversazione che sembra esserci stato prima della tragedia, avvenuta proprio alla vigilia del flashmob di san valentino contro il femminicidio, che sta infiammando le prime pagine di tutti i giornali. Il paraculo paratleta Pisto(LE)rius dichiara la sua innocenza. Noi non ci esprimeremo, salvo il lastricare questa pagina web con le tre posizioni della classifica tanto amata persino dalle braccia meccaniche del Dottor Octopus (figuriamoci dalle gambe in adamantio del nostro affezionatissimo) e che, garbatamente, s'appella Lo Stronzo Della Settimana.
Al terzo posto l'ipse dixit della settimana che tanto ci piace e ci accalora tra i lombi, venuto fuori direttamente dalle fauci di Roberto Saviano. Il nostro eroe, dopo aver visto l'ultima prodezza cinematografica targata Tarantino, avrebbe fatto le sue considerazioni (tanto attese dai più) sostenendo che Django gli ricorderebbe tutti colore che, con sangue, sudore e negrezza, raccolgono pomodori nelle campagne del leccese. Non osiamo immaginare cosa mai avrà potuto scatenare nella sua testa la visione della Morte Nera nella trilogia di Guerre Stellari.
Secondo posto parimerito per due amanti del movimento orale. 
Mezzo argento per la giornalista canadese che, nel goffo tentativo di illustrare come suo figlio si lava i denti, è finita per simulare com'è solita fare i gargarismi lei insieme con suo marito.
Mezzo argento per l'ignoto automobilista che in Michigan sarebbe stato arrestato mentre nella sua auto si sollazzava oralmente con un dildo falliforme. "Non riesco a credere che non abbiate mai visto sigari simili!", avrebbe dichiarato l'uomo alla gendarmeria intervenuta sul posto.
Al primo posto il grande rientro dell'Apocalisse Zombie che noi tutti, prima o poi, speriamo accada per mettere in atto tutto ciò che dovremmo aver imparato in anni di film e telefilm. Il network KRTV in Montana avrebbe addirittura interrotto la normale programmazione per allertare i suoi telespettatori dell'imminente pericolo zombesco con morti che potevano bussare alle porte di casa da un momento all'altro. La cosa sarebbe stata causata da hacker giocherelloni e noi ci chiediamo cosa potrebbe causare una falsa notizia del genere in Italia. Immaginate un'armata di politici zombie capitanati da Cossiga che tornano a reclamare il loro dazio. Nel dubbio, iniziate a sbarrare porte e finestre.
Alla prossima settimana!

Wednesday 13 February 2013


Ah beh, e come si fa a non parlare di SanRemo? Qui tra sbadigli, pop corn stantii e disperati tentativi di rimaner svegli, c'abbiam passato una serata difficile da dimenticare, e non in bene. Complice la mia atavica idiosincrasia per il molle Fazio, non c'è molto che salvo, di questa prima serata, anzi, boccio molte cose. Prima fra tutte la squallida minicontestazione che ha colpito Crozza, uno bravo quanto si vuole, ma che con la satira politica c'entra assai poco, tant'è che ha colpito praticamente ogni schieramento coi suoi blandi punzecchiamenti; poi la geniale formula di quest'anno, che permette a tutti di andare in finale, perché sì, è una gara, ma qui si sono impegnati tutti quanti e meritano tutti la medaglia, come in un contest tra ritardati (sì, mi attirerò polemiche e odio, ma quando ci vuole ci cuole); per finire, per farla breve, con gli artisti in gara, tra cui salvo Daniele Silvestri e forse Raphael Gualazzi e spedisco a calci al creatore soprattutto i beniamini degli hipster Marta Sui Tubi e l'intollerabile Marco Mengoni, ché criticare Maria Nazionale è come sparare sulla Croce Rossa.
Il vincitore, invece, è uno solo, inimitabile e sorprendente, dissacratore e magico: Toto, la scelta del Coro dell'Armata Rossa è stata geniale. E poco male se è costata le dimissioni di Ratzinger, che s'era giocato la poltrona col Cardinal Bertone sostenendo che avresti scelto il Coro delle Guardie Svizzere.
E v'è andata bene,
S.

Monday 11 February 2013


Mentre voi miscredenti vi lasciate andare in facili umorismi e fallaci battute da social network sulle odierne defezioni papali, il terrore serpeggia tra le basse schiere di baciapile e gli alti prelati di Pontifex che ancora non sanno come interpretare la decisione di chi fece il gran rifiuto. E le domande restano sempre le stesse. Chi potrà occupare il trono vacante? Quale sarà il destino della casa del grifon d'oro? Riuscirà Buscetta Ratzi a vendere tutti i suoi paramenti su ebay? A queste, e ad altre, domande potrà rispondere solo il tempo. O Bruno Volpe di Pontifex non appena avrà smesso di piangere.

Sunday 10 February 2013


Buongiorno utenti dal sottile appetito e bentornati alla rubrica preferita dai nutrizionisti di Aleppo: la Nouvelle Couisine di Idiosincrasia Alterata.
Dopo le numerose proteste arrivate da pacifici e assennati vegani sotto la nostra redazione, abbiamo deciso di proporre una ricetta cruelty-free per accontentare anche i palati più attenti: l’Insalata Idiosincratica.

Innanzitutto recatevi in un campo di lattuga dove, con la gentilezza che vi contraddistingue da sempre, chiederete a un cespo di seguirvi a casa per essere divorato crudelmente. 
Lui, nonostante sia un essere vivente del quale ignorate l’esistenza  di sentimenti o dolore, vi guarderà muto.
Poco male, chi tace acconsente: strappatelo alla sua gente e portatelo a casa ridendo beffardi.
Ora andate in un bell’oliveto pugliese e aspettate con la pazienza di Giobbe che un numero sufficiente di olive cada dai rami degli alberi secolari. 
Dopo 32 notti, finalmente avrete 48 olive per produrre 10 cc di olio extravergine, ma attenzione: non vorrete mica ferire anche loro? 
Usate quindi lo stesso metodo del chi tace acconsente di cui sopra, e poi spremetele con rabbia una a una, incutendo timore e rispetto nelle olive in attesa della stessa sorte.
Per un ottima insalata ci vorrebbe anche dell’aceto, ma siete sicuri di volervi sbattere anche con l’uva? Lasciamo stare e andiamo avanti con lo spirito di chi sa che meno ingredienti ci sono più una pietanza è sana e gustosa.
Per quanto riguarda il sale, beh, siete certi che è un minerale, quindi sbattetevene delle buone maniere e prendetene quanto ne volete.
Mettete ora insieme tutti gli ingredienti.
Ammirate quello che avete ottenuto.
Guardatevi intorno.
Buttate via il piatto e andate a mangiare al Roadhouse.

Vino consigliato: Ectoplasma di acero.

Saturday 9 February 2013


Oh, giorno fausto quello in cui ho conosciuto Mario Petrella! La cara jena servizievole, infatti, permette anche oggi al sottoscritto prof. Aristide Maria Verdirame e all'assistente Brigida di presentarvi una bestia nuova per
COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura
Come ricorderete, infatti, uno dei clienti più assidui del Petrella è l'esimio collega Gianni Aristogitone, esemplare incredibile di fenicottero marpione, professore di scetticismo al liceo scientifico "J. Menghele" di Arezzo per passione, ma ricercatore a tutto campo da sempre, al punto da dimostrarsi interessatissimo ai miei appunti, quando ho avuto il piacere di conoscerlo. Peccato che, come il nome della sua specie suggerisce, fosse più interessato ad infilare il capo sotto la gonna di Brigida, per poi penetrarla con quello che sembra un becco, ma è un pene, e pure di ragguardevoli dimensioni.

Friday 8 February 2013


Stupore massimo ha causato l'abile coup de théâtre di Mister B nell'adottare un rarissimo esemplare di Terrier Abruzzese a pelo ruvido. Eppure, l'attitudine del Cavaliere a prediligere le cagne era già balzata agli onori della cronaca tempo fa con bastardine di pregio quali Ruby l'arruffata e la piccola Nicole dal muso umido, quindi dov'è la novità? Lo possiamo scorgere in questo documento mentre si adopra, sornione e beato, nella leggendaria operazione denominata L'Annuso.
Orgoglioni e fieri di cotanto testimonial, apriamo dunque la classifica che ribalta gli schemi laudando azioni, opere e, soprattutto, le missioni di coloro che ambiscono ad essere, almeno una volta nella vita, Lo Stronzo della Settimana.
Al terzo posto, subito così, un copycat di pregio del nostro testimonial. Non ha resistito Mario Monti nel farsi immortalare anch'iss in uno scatto che lo ritrae mentre stringe e coccola (dito nel culo compreso) la bastardina Merda (per gli amici Merdy). La cana (non sopravvalutiamola chiamandola cagna) è stata subito adottata e usata come babbuccia da passeggio nella residenza di Palazzo Chigi. Mario Mario, ma vuoi mettere quel sacchettino di pulci caniforme con il profilo audace di Eupremia mentre il suo cavaliere preferito le annusa il sottocoda? Suvvia, non scherziamo.
Al secondo posto qualcuno aumenti il dosaggio di diazepam di Flavia Vento. La bionda svendita di cellule cerebrali, non paga dei suoi tentativi twitteristici d'abbordaggio nei confronti di Tom Cruise e del nostro disegnatore R.R (non verificata), pare abbia iniziato a darsi alla politica passando dapprima in lettura tutti i sacri testi di Alfonso Luigi de Alicante Villalobos Marra, per poi cinguettare possibili soluzioni alle italiche crisi promettendo anch'iss (x2) di togliere l'IMU e bacchettando chi si permette di rubarle le idee. Quali idee, Flavia?
Primo posto, senza se e senza ma, per il vostro idolo, per quel sorridente e riccioluto monarca del web che, solo per avervi permesso di esternare ogni minuto della vostra vita foto di gatti in divisa da trapezista, emozioni sul mondo e sull'amore e terrificanti creazioni culinarie, avrà per sempre la nostra stima e rispetto. Il miliardarucolo tanto amato dai suoi ex compagni di college si sarebbe adirato per un conto troppo salato, presentando regolare denuncia alle autorità competenti per un sovrapprezzo di ben cinque dollari.
"Vorrete scherzare!" avrebbe risposto Mark a chi lo etichetta come tirchio, "io ho conosciuto mia moglie proprio per un contrattazione su cinque dolla! Saprò o no dare valore al danaro?"
Alla prossima settimana!

Thursday 7 February 2013

Wednesday 6 February 2013


3 febbraio: nel 1959 sono morti Buddy Holly e Ritchie Valens, nel 1960 Fred Buscaglione.
4 febbraio: nell'87 muore Liberace, nel 2011 Tura Satana.
5 febbraio: nel 2008 va al creatore Lollipop.
6 febbraio: nel '98 crepa Falco, nel 2011 lo raggiunge Gary Moore.
7 febbraio: Claudio Villa, nell'87.
8 febbraio: non è morto nessuno che mi prema menzionarvi.
9 febbraio: nell'81 schiatta nientemeno che Bill Haley.
10 febbraio: vedi l'8.
11 febbraio: proprio l'anno scorso, Whitney Houston, scommetto che avete già smesso di ascoltarla!
12 febbraio: nell'86 tira le cuoia Pasquale Festa Campanile
13 febbraio: uh, lo ricordate Henri Salvador? Ecco, dal 2008 egli non è più.
14 febbraio: ok, non fregherà niente a nessuno, ma nell'89 è morto Bond, James Bond. Ornitologo.
15 febbraio: nel '65 ci lascia Nat King Cole.
16 febbraio: vedi l'8 e il 10.
17 febbraio: Thelonius Monk lascia questa valle di lacrime nell'82.
18 febbraio: proprio quest'anno Yoko Ono ne compie 80.

Concordate che questo sia un mondo di merda, sì o no?
E v'è andata bene.
S.

Tuesday 5 February 2013

IdiosincrasiAlterata
con un favoloso ritardo influenzale
presenta:

Monday 4 February 2013


Mi guardo (anche) le peggio cazzate
Per chi, come me, non ha associato il digitale terrestre a qualche offerta premium la supposta rivoluzione nelle telecomunicazioni italiane non ha portato molto. Questo se si esclude la moltiplicazione di reti minori ,un tempo limitate al proprio territorio, e alla loro programmazione sgangerata. Così è possibile intercettare ,tra una pubblicità di un mobilificio lunga quanto un documentario di quark e concorsi per cantanti di pianobar, decine di film italiani. Più o meno tutti
con Edwige Fenech ,Lino Banfi ,Alvaro Vitali e via enumerando che tanto avete già capito di quali film sto parlando. Elencare i titoli sarebbe superfluo, perché nel bene e nel male spesso si tratta sempre degli stessi spunti e delle stesse gag. In questo mare magno si trovano però anche gemme tirate con noncuranza ai porci giusto per riempire quell'ora e mezzo prima dell'attesissima gara di mazurke delle 23e39. E così non mi sono sorpreso troppo quando qualche sera fa su Italia 53 (esiste) ho visto ,plausibilmente nella sua versione sforbiciata per le sale a seguito dello scandalo che suscitò nella prima settimana di proiezione, "Nonostante le apparenze... purché la nazione non lo sappia... all'onorevole piacciono le donne". Un film di Lucio Fulci con Lando Buzzanca che si propone come commedia di costume e che oggi ha tutti i toni dell'oscura profezia: Giacinto Puppis (Lando Buzzanca) è un presidente del consiglio poco pulito, sostenuto dal vaticano e colluso con la mafia con ambizioni da presidente della repubblica. L'unico ostacolo alla sua presidenza è il fatto che il nostro è un incurabile erotomane ,spesso preda di raptus di cui poi non sembra ricordare niente. Mentre i suoi collegamenti con il vaticano fanno di TUTTO (e intendo TUTTO) per aiutarlo cercando di farlo curare e insabbiando gli scandali i mafiosi che lo hanno sostenuto vorrebbe ucciderlo non sopportando la vergogna di essere collusi con un maniaco sessuale. Per non martoriarvi i coglioni con l'ennesimo post troppo lungo lascio il compito di fornirvi una sinossi dettagliata della trama alla pagina di wikipedia del film. Ancora meglio, vi consiglio di vedervelo, su youtube è disponibile (anche se un po' affettato) e dubito che il dvd possa costare più di un paio d'euro sulla baya, perché forse il difetto più grave di questo film è di essere un gran bel film. Fulci è in spolvero e Lando Buzzanca era all'apice della sua carriera e il ritmo è eccellente (o almeno, così m'è parso). 
Se escludiamo l'idiosincratica dimostrazione di dignità e contegno data dai mafiosi il film sembra scritto ieri per oggi. E invece è del 1972 (ci tengo a sottolinearlo) e, come accennavo, generò grande scandalo. Non male per quella che doveva essere solo una commedia senza alcun intento di denuncia. Il ritiro dalle sale, la riedizione censurata, tutto fa sentire un odore di culo sudicio nell'aria che non si può ignorare, più per quello che il film implicava che per il film in se. Forze dell'ordine se non incompetenti direttamente inutili, un presidente del consiglio colluso con la mafia, il vaticano come seconda mafia (tanto nei metodi quanto nei legami con il potere) in una commedia piena di splendide chiappe fecero tremare cupole cupoloni e colli. Probabilmente per puro caso. 
E intanto sono terrorizzato dal fatto che quello che all'epoca voleva essere una satira in salsa erotica dell'Italia e dei suoi politici QUARANTADUE anni dopo sia la pura e semplice verità.