Friday 31 May 2013


Uno non fa in tempo a tirare un sospiro o una scorreggia e si ritrova già alla fine del mese. E a fine mese son tante le cose di cui ci si rende conto. Dalla consapevolezza di un magro salario alla promessa del voler cambiare vita prima del prossimo Grande Fratello in tv. Fortunatamente è anche il momento in cui noi, inutili scribacchini che ammorbano la rete, solleviamo voi, altrettanto inutili bipedi vomitastatus, dal fardello di un venerdì noioso e altresì grigio con la metodica ricerca di soggetti scorbutici ma gagliardi, che costellano quell'universo noto ai più come Lo Stronzo della Setti del Mese cazzo, del Mese! Vi avevo detto di ricordarmelo che rischiavo di sputtanare tutto sul finale.
Lunga ed estenuante è stata la selezione (non è vero mai avevamo un asso nella manica già dalla prima settimana di maggio, ma caparbiamente lo abbiamo tenuto da parte). Per tener fede ad una mini rubrica che vorremmo seguire ogni settimana - la ancora poco nota Stronzata della settimana di Sara Tommasi - possiamo dire che la scalata a pornostar (te lo sogni) della nostra beneamina prosegue in largo stile con i lanci pubblicitari del kolossal orovaginale che si fregia del sensazionalistico titolo "Vip - Sesso e Potete". E pensare che ci sono campi di pomodori del basso brindisino che aspettano solo braccia forti e capaci.
Tornando al motivo del nostro essere qui di venerdì a chiedere all'utente medio un misero click, non giriamo affatto intorno al nostro Stronzo del Mese (mariano, se non lo sapeste brutti miscredenti!) e lo osanniamo di gran carriera. Tenetevi forte, dunque, al ritorno in auge della vecchia frontiera del litigio casalingo che si avvale di qualsiasi cosa capiti a portata di mano e state molto ben attenti a litigare con la coppia di Saronno rea di aver malmenato e ingiuriato la ultraottantenne madre di lui a colpi di gatto (morto).
Ogni altro commento, a questo punto, sarebbe superfluo.


Alla prossima settimana!

Thursday 30 May 2013

Colonna sonora consigliata : Questa
(tanto per non farsi mancare niente)


Wednesday 29 May 2013

Per la serie E questa chi cazzo è? vi parlerò oggi di tale Amanda Bynes, da me bellamente ignorata fino ad oggi. Wikipedia non mi viene in aiuto, data la serie di blabla e film misconosciuti che snocciola per dare alla star la caratura di ex (sic) attrice, cabarettista e mign stilista alla veneranda età di 27 anni. Fortuna che un servizio in cui si dimostra portatrice sana di quarta ha destato la mia attenzione, quasi quanto la sua sequela di insulti via twitter (e come sennò) a Rihanna, prontamente ritrattati millantando chissà quale intrusione nel suo account. Al Tgcom parlano di giallo, ma il mistero del motivo di tanto astio è presto detto: Rihanna aveva deciso di partecipare come ospite al nuovo album di Max Pezzali (tò, due inediti con Mauro Repetto, chi l'avrebbe mai detto?) reinterpretando una a caso tra Come Mai e La Regina Del Celebrità, e la burrosa Amanda se l'è presa per essere stata esclusa, twittando maligna i suoi Chris Brown ha fatto bene e Sei una culona altro che sei un mito. Chissà se qualcuno si ricorderà di dedicarle Sei uno Sfigato.
E v'è andata bene,
S.

Friday 24 May 2013


Non riusciamo a starci dietro. E' la triste ma vera consapevolezza che mi è balenata in testa leggendo l'ennesima stronzata partorita da quel cervello alimentato da Spritz e benzodiazepine dell'artista un tempo conosciuta come Saràunverotegametommasi. Per lei (qui sopra ne vediamo uno scatto giovanile poco prima di un'orgia tra pupazzi), vista l'importanza che i nostrani Charles Foster Kane continuano a dare alle sue gesta, toccherebbe tirar su una rubrica a parte; non so, un qualcosa come La Stronzata della settimana di Sara Tommasi che possa risaltare accanto agli insulti casuali di un Grillo o ad una nuova variazione dello spread. Questa settimana è stata la volta del bagnetto saffico con una troion scanzonata amichetta.
E se fuori è quasi giugno e piove come fosse gennaio (strano che non se ne sia lamentato nessuno sui social network), ma noi, stoicamente, possiamo consolarci con le tre posizioni, anche questa settimana quindi fatevene una ragione, de Lo Stronzo della Settimana. Questa settimana in versione squisitamente femminile con le migliori reazioni a domande scomode.
Al terzo posto la prima domanda scomoda del californiano Antonio Collina, che, rivolgendosi a quell'angelo di sua moglie, avrebbe chiesto di andar via prima da un Rodeo. Lapidario il diniego e il disappunto della moglie, manifestatosi con un morso deciso sul Razzo. Si, il razzo. Non pretenderete mica che scriva cazzo?
Al secondo posto altra domanda scomoda rivolta alla diciannovenne Krystle Harrison che, dopo aver chiesto con garbo al suo lui se avesse voglia di cavalcarla a pelo come un indiano navajo avrebbe fatto con il suo cavallo preferito, si è sentita rispondere con un "e se guardassimo invece l'ultima puntata del trono di spade?" Doveroso e meritato morso sul razzo. No che non lo dico cazzo.
Al primo posto di certo Ruby RubaQuori non sarà all'altezza delle precedenti mordaci candidate, ma non potevamo sottovalutare l'importanza di una domanda scomoda come "Lei ha per caso, dico per caso, non che debba essersi necessariamente intrattenuta carnalmente con qualche premier... dicevo... per caso lei ha dormito ad Arcore?" La reazione per ora è stata un laconico Non Ricordo, contornato da una sequela di altri Non so e Io no parlare bene vostra lingua degni di un bracciante ceceno affetto da alzheimer, ma vista l'abilità della nostra beniamina a maneggiare oralmente punte di razzo, ci sarà da stare proprio tranquilli? Il morso al razzo può essere dietro l'angolo.
Alla prossima settimana!

Wednesday 22 May 2013


Kristen Stewart è inespressiva, dice. Ha fatto film orrendi (tranne Disastro a Hollywood, eccheccazzo, in cui è comunque una cagna maledetta), e ha sempre condito le trame, già miserrime di loro, con interpretazioni che vanno dal pessimo all'immobile. E tutti (nessuno) a chiedersi il perché.
La verità, apprendiamo, è che la nostra eroina ha grossi, grossissimi problemi col sapone. I suoi carissimi amici si lamentano con la stampa che non si lava ormai da settimane dopo la rottura col bellissimo (come un piede) Robert Pattinson, ma la verità è che ogni scusa è buona per scansar la doccia, dal latte non schiumato all'acqua troppo fredda, ed il risultato si vede: al solo tentar di cambiare l'espressione, lo zozzume accumulato sulla faccia, solidificato dalle mancate abluzioni, impedisce il movimento di qualsivoglia muscolo facciale.
Avremmo tra le mani un'attrice da Oscar? Non lo sapremo mai, magari è cagna pure da pulita.
E v'è andata bene,
S.

Sunday 19 May 2013


Buongiorno onanistissimi lettori di questa rubrica domenicale, e bentornati a Sotto la Calzamaglia.
Solitamente, dopo un noiosissimo sabato in una città di provincia in cui il mio unico divertimento è stato contare tutte le ragazze con collant a fiori come a scimmiottare la copertina di Blues Funeral di Mark Lanegan (erano tre in totale), beh,  come dire, l’unica cosa che avrei voglia di fare è intraprendere un viaggio verso mete esotiche e frequentatissime.
Invece no, sono qui anche oggi a sollazzarvi come ogni (quasi) domenica con la storia di un supereroe casuale ripescato nella mia memoria infantile da adultolescente.
Nella fattispecie oggi parleremo di Iron Fist.

Al contrario di quello che si possa pensare, Daniel Rand, non era un appassionato di strane pratiche sessuali, né tanto meno di film scadenti di RZA.
Daniel Rand era semplicemente il rampollo di Wendell Rand, ricco business-man americano, che, dopo la morte dei suoi genitori per mano di un rivale del padre, carico di vendetta si recò nella favolosa città di K’un Lun per imparare le arti marziali. 
Lì uccise il drago Shou-Lau, ottenendo così il “Pugno D’Acciaio” che lo rese fortissimo, in pratica come Van Damme, ma più figo e meno sbruffone.
“Che storia originale!” vi sento già ironizzare.
Oh che volete, erano gli anni ’70, all’epoca andavano di moda quelle cagate ricolme di kung fu e mazzate di morte tra Cagariso e Yenkees.
Per fortuna la Marvel se n’è resa conto dopo un po’ e lo ha fatto scomparire a metà degli anni ottanta, salvo apparizioni sporadiche e senza senso.
Ma, colpo di scena, nel 2006 Iron Fist viene riportato in auge, come sostituto di Devil (aka, il supereroe più figo di tutti i tempi®), mentre Matt Murdock è impegnato a schivare saponette nei bagni della prigione cercando di convincere tutti di non essere lui il vigilante cornuto (e mazziato).
Non solo non sfigura come Devil, ma si schiera, durante Civil War, con la fazione più fica e rivoluzionaria, quella di Capitan America, e si fa pure arrestare e deportare nella zona negativa per difendere il buon nome del diavolo rosso.
Ergo, grande rispetto per Daniel “Denny” Rand e lunga vita a Iron Fist!

Friday 17 May 2013


Com'è che dite? Venerdì 17? Insomma, sarà proprio il caso che vi decidiate se rompere il cazzo per un venerdì 13 o per un venerdì 17.
Messe da parte queste annose questioni che sicuramente infiammano la rete sociale, c'è da fare i conti, anche questa settimana, con le tre posizioni della classifica meno entusiasmante del social network ma che anche l'angolo del nerd ci invidia e che, solita fregiarsi dell'epiteto di Lo Stronzo della Settimana, a questo giro chiamerò a mio completo e totale capriccione come Voglio dire la mia sul negro.
Premessa di diritto. Avrete sicuramente sentito della vicenda del garzone del lattaio il cui nome ricorda vagamente quei simpatici e-reader con cui vi piace tanto farvi vedere nei mezzi pubblici. Ma si, quel simpaticone che nel milanese una bella mattina ha deciso di prendere a picconate sulla testa ignari passanti e di porto il cane fuori che lo piscio. Una di quelle cose che certo riempiono il già ricco paniere dei "vedi perché non vengo a milano per lavoro?" che l'emigrante che invece ci abita si sente dire abitudinariamente.
Ebbene. Dal composto silenzio del parliamone ma non parliamone si ergono:
al terzo posto il che ve lo dico a fare eurodeputato (sì, mica bracciante agricolo. Euro-de-pu-ta-to) Mario Borghezio, che tutte le volte mi fa sussultare sulla seggiola come un ruttino post gingerino per poi farmi esplodere in un "ma non eri morto?" Il buon Mario ci tiene davvero a farci sapere la sua puntando il dito su "la sinistra ipocrita che dagli altri scranni delle isituzioni pontifica contro i Centri per gli immigrati" Gli scranni, Mario? Gli scranni? Cos'è, un'eccessiva dose di trono di spade ti ha aristocraticizzato la favella? Torna a Tre cuori in affitto, forse è meglio per tutti;
Borghezio mentre mostra l'ultima otturazione in pasta d'acciughe

al secondo posto il va beh sei l'avvocato difensore di Sauron che cazzo ci potevamo aspettare da te Piero Longo, già deputato del pdl e ci state anche larghi. Il caro Longo, tanto per fomentare l'allarmismo che si respira nelle strade del capoluogo lombardo, si rimbocca le papille gustative e chiosa un "Basta sparare alle gambe per farlo smettere di dare picconate alla gente. Se non si fosse fermato avrei sparato di nuovo alle gambe, e poi addosso. Con chi credete di parlare? Non mi sarei andato a nascondere da qualche parte"
Peccato, Pierino, che la maggior parte di quei poveracci la picconata in testa l'abbia ricevuta quando era di spalle, incapace anche solo di pensare a difendersi. Ma di sicuro, da forzuto principe del foro quale tu sei, tu saresti stato capace di tirar fuori la pistola dalla fondina anche con un trauma cranico in corso e la domanda sul perché il marciapiede fosse così vicino e sporco del tuo sangue.
Bravo Longo, cchiù pilo e P38 per tutti. E' decisamente la risposta;
Piero Longo mentre rifiuta garbatamente una sfogliatella speck-tonno-crema Chantilly

al primo posto l'emblema del questa proprio non l'ho capita e qualcuno per favore me la spieghi arriva da un post di Beppe Grillo. Il riccioluto genovese spiazza tutti e pirandellianamente si dimanda "Quanti sono i Kabobo d'Italia? Centinaia? Migliaia? Dove vivono? Non lo sa nessuno." La rete si divide. L'integralismo emmecinquestellino da una parte contro il complottismo antigrillino dell'oggi hai dei rendezvous nel miglior nord leghista, a paraculo! Se ne parli male, purché se ne parli.
Bei tempi quando le picconate le dava solo Cossiga.
Alla prossima settimana!

Thursday 16 May 2013


Vignetta interlocutoria (lo ammetto) per dar voce a un vecchio dubbio. 

Wednesday 15 May 2013


Finalmente qualche comodità in redazione! Lo zio Injenier M., infatti, in un atto di magnanimità, mi ha acquistato online un bel cuscino per riposare il capo, e me l'ha dato tutto ridacchiante, e con fare circospetto e cospiratorio. Scopri tu stesso perché!, mi ha ammonito. Ed io, aperto il pacco, ho trovato questo:
Un po' poco come scherzo, zietto, ho pensato. Poi mi sono imbattuto in questa notizia, e ho capito.
Dormo sui seni di Angelina Jolie, quegli stessi seni che i figli naturali di lei e Brad Pitt (che tutti speriamo non si voglia asportare le palle per il rischio di tumori anche lì) hanno dovuto lottare per ottenere, per la forte concorrenza di decine e decine di cambogiani adottivi. Io invece ci posso poggiare ogni sera la testa, e godermeli, alla faccia vostra.
Grazie, zio!
E v'è andata bene,
S.

Sunday 12 May 2013


Buongiorno miei ciccionissimi lettori domenicali, e bentornati alla rubrica preferita dagli aitanti pescatori  norvegesi di tonno qualità pinne gialle a mani nude (i pescatori, non il tonno): la Nouvelle Couisine di Idiosincrasia Alterata.
Oggi, per la festa della mamma, nonostante la nostra incapacità e inettitudine nel fare dolci, proporremo una gustosa ricetta che farà leccare i baffi non solo alla vostra trascurata genetrice, ma anche alla vostra nonnina paffutella(si, proprio lei, quella con quei bei peli ispidi sul mento): la mousse di cioccolato.

Innanzitutto per un ottima mousse avrete bisogno del miglior cioccolato fondente possibile.
“Andremo in Svizzera, allora!”, vi sento già esclamare prepotenti.
E invece col cazzo: ultimamente il malefico Injenier M ci ha tagliato il budget, quindi siamo costretti a utilizzare il cioccolato di merda qualità infima venduto da Franchina, il mini market in fondo alla strada, un misto tra un pakistano poco fornito e uno spacciatore di sigarette.
Ecco, già che ci siete comprate pure delle uova stantie e del burro di dubbia provenienza. Non preoccupatevi se Guidolfo, il commesso pelosissimo, ci sternutisce sopra: darà al tutto un gusto più sfizioso.
Bene, ora recatevi mestamente nella vostra modesta abitazione, quella dove siete costretti a vivere dopo che vostra moglie vi ha lasciato in seguito al taglio del budget,  e, usando una casseruola in ghisa, fondete il cioccolato a bagnomaria. Poi, visto che proprio non avete voglia di far dolci senza quel minimo di avventura che contraddistingueva questa rubrica, buttate in una pentola le uova, il burro, e dello zucchero se ce l’avete, sennò è uguale. Frullate e aggiungete il cioccolato.
Toh, fatto.
“E com’è che viene la mousse alla fine?” vi starete già chiedendo, ingordi saputelli.
Avete ragione, mi ero dimenticato: andate da Fulvio, il cane areofagico della vostra vicina pettegola, vedrete come renderà più spumeggiante la vostra cioccolata!
Alla fine servire il tutto freddo.

PS: firmate la petizione per far si che l’Injenier M ci fornisca nuovamente di un budget decente. Saremo più costanti, lo promettiamo. Il capocuoco ha tre figli da mantenere, uno è pure negro di colore!
La preghiamo M, faremo i bravi.

Saturday 11 May 2013


Ma così è troppo grande! Non ci entra! Ha esclamato l'assistente Brigida. Per scoprire a cosa si riferisse basta scoprire cosa il sottoscritto professor Aristide Maria Verdirame vuole narrarvi in questa nuova puntata di
COGLIONI DI MULO
e altre meraviglie della natura
Andiamo con ordine. Ero nel Gabon, ospite per il té delle 5 dal mio amico Cosimino LoNoce, pigmeo capomastro in seconda e mio personale spacciatore di nuove specie animali. Quando ho visto correre verso di noi il suo animale domestico, lo stesso che vedete in foto, ne ho subito inviato un'immagine a Brigida dicendole che ne avrei portato un espemplare con me per il nostro giardino, alché, appunto, la tapina ha esclamato per la prima volta Ma così è troppo grande! Non ci entra! Peccato che fosse uno scherzo architettato da noi due burloni: l'elefante pigmeo del Gabon, infatti, è un rarissimo animale grande quanto uno yorkshire ma cacacazzi la metà. Alla vista dell'esemplare che ho riportato a casa, Brigida mi ha apostrofato con uno sciocchino!, prima di trasecolare alla vista del membro dell'elefante, unica parte del suo corpo non pigmea, ed esclamare, per la seconda volta, Ma così è troppo grande! Non ci entra! durante il susseguente e ovvio assalto sessuale.

Friday 10 May 2013


Senza se e senza ma, in concomitanza della festa del cinema, siamo in vena di citazionismi colti dai grandi capolavori dei tempi che furono. Quelli che guardate nei cinema d'essai per far colpo sulla radical chic di turno che, puntualmente, dopo una retrospettiva sugli anni sessanta e su Antonioni storce il naso al vostro citare Bombolo e, di giustezza, vi manda in bianco. Questo per intenderci.
Nella cornice dorata del romanticismo casablincratico, compensiamo i vostri deficit emozionali snocciolando le tre posizioni della classifica più seguita dal trovatelo voi un gruppo che non siano le vostre madri: Lo Stronzo della Settimana. Da oggi con più lupini come accompagnamento.
Al terzo posto l'Arsenio Lupin del nuovo secolo direttamente dalla patria dei luoghi comuni per narcotrafficanti. Bronzo sudatissimo ginecomasticamente guadagnato per il mariuolo colombiano Giovanni Rebolledo, già Serenello ou spacciatore, che per sfuggire alla cattura ha scelto di ripercorrere temi tanto cari ai polizieschi di bassa lega. In un rocambolesco Face Off si è fatto impiantare due enormi sise, ha rinfoltito e cresciuto la folta chioma e giù per la via a battere sotto il nome di Rosamunde Pilcher per cambiar vita. Sforzo inutile.
Al secondo posto l'antifemminicidio che sale in cattedra e si incazza al primo sfiato. E di sfiato s'è trattato. Ci penserete due volte a sentenziare giocherelloni al vostro partner "senti amore come sa di genesi questa scorreggia!" dopo aver appreso delle gesta di Deborah Ann Burns. La trentasettenne avrebbe accoltellato il proprio lui in un impeto d'ira culminato in un "Questa era proprio vestita!", urlato con forza dopo che il ragazzo, in maniera amorevole e disinteressata, aveva deciso di condividere seco lei le gioie e le profumazioni di una sua emissione gassosa. Scorreggiate pure sereni d'ora in avanti.
E primo posto per il genio del regalo che mai come in questo caso merita l'epiteto di Stronzo della Settimana. Avete così a cuore la salute di un vostro collega da augurargli ogni genere di pestilenza? Non sapete come esternare il vostro apprezzamento per quel docente universitario che vi ha tirato fuori l'ennesima volta ad un esame? Uno stimatissimo cuginetto a cui proprio non sapete cosa regalare? Il servizio ShitSenders è quello che fa per voi! Inviate pure tonnellate di sterco (selezionabili varie tipologie tra le quali spicca il richiestissimo stronzone d'elefante da 14 chili da un comodissimo form) in maniera anonima e sicura ai vostri meglio meglio amici! Li farete felici!


Alla prossima settimana!

Thursday 9 May 2013

TA-DAAAN! (un piffero, doveva essere uscita ieri!). Intanto oggi è uscito puntalerrimo "lo stronzo della settimana" e vi consiglio caldamente di leggervelo. Qua invece la striscia, dopo la striscia vi aspetto per le chiacchere


Quando uno è un inaffidabile procastinatore patologico è difficile capire quando sia stata la sfortuna e quando la stupidità a causare il ritardo. Per quello che riguarda il ritardo di ieri si è trattato di un onesto miscuglio delle due... Infatti per il compleanno il mio portatile (noto come "unità di produzione")
ha deciso di farmi il regalo più inatteso, ovvero : "LO SPAVENTONE" spegnendosi per non riaccendersi durante uno scandisk apparentemente innocuo. Le cose sono precipitate rapidamente, non mi dilungo perché sarà argomento di strisce a venire. Vi basti sapere che è sopravvissuto solo grazie a una nuova protesi, una simpatica tastiera u.s.b... (ormai chiamarlo "portatile" è una bugia bella e buona)

Wednesday 8 May 2013


Ma in questa rubrica abbiamo mai parlato di Fabio Volo? No, perchè io lo odio. Ma non lo odio nel modo classico, che son sempre lì a vedere che fa per dargli addosso. No, io lo odio ed evito di informarmi su di lui, ché mi irrita anche solo il sentirlo nominare.
Ma a volte ti capita di leggere notizie apparentemente innocue, che però scatenano in te quella violenza che tenevi sopita, ignorandone persino l'esistenza, ma che invece non aspettava che d'essere svegliata. Ecco. Fabio Volo diventa papà. Fabio Volo. Papà. Che non è tanto la notizia in sé a farmi imbestialire, quanto le news inserite nell'articolo del sempre esaustivo Tgcom. È per questo che oggi dò le botte a Fabio Volo.
  • Ceffone a mano aperta sull'orecchio, subito, per stordirlo, perché appena suo figlio avrà l'età  per andare a scuola il buon Fabio gli fregherà le Smemorande per copiarne le frasi per altri sei libri, e la cosa mi irrita.
  • Batista Bomb seguita da scoreggia in pieno volto, doppiam umiliazione per il modo in cui ha conosciuto la sua compagna: a lezione di pilates a New York. Davvero, Fabio? Vai a New York a fare pilates? Sei così viscido che ho paura che mi scivoli, nell'afferrarti per picchiarti.
  • Un lopez a tradimento, così impari a far dare le notizie a tua madre, ché tu forse ti ritieni troppo etereo per annunciare una cosa così terrena come la nascita di un figlio. Ma vai a cagare.
  • Una bella noce in testa, giusto perché l'autore dell'articolo sul Tgcom usa i punitini di sospensione. In un articolo di una testata giornalistica (sic). Magari non è colpa tua, ma già che ci sono prendi anche questa.
E v'è andata bene,
S.

Tuesday 7 May 2013

Ampiamente fuori tempo massimo sull'evento, ecco la mia su 
Andreotti Giulio, Inutile cercare di battere l'internetto in 
tempismo o originalità, spero solo di non essere stato banale.


E così ci saluta, senza dare alcuna soddisfazione senza svelare segreti,
ho notato parecchia esultanza, non che mi sia dispiaciuto, ma se è
la miglior notizia di politica degli ultimi sei mesi allora è proprio

Sunday 5 May 2013



Buongiorno miei nerdici lettori domenicali, e bentornati, dopo tanto tempo (mea culpa) alla rubrica preferita dai brufolosi di ogni età: Sotto la Calzamaglia.
Quest’oggi parleremo del fratello più sfigato, se è mai possibile, di Ciclope: il povero Havok.

Havok, il cui vero nome è Alex Summers, ha uno strano e utilissimo potere: assorbe i raggi cosmici e li trasforma in raggi al plasma che emette dal suo corpo.
“Bello!” vi sento già esclamare entusiasti, “quanto vorrei poterlo fare anche io!”
Ok, ora immaginate questo potere durante il coito.
Avete fritto la vostra ragazza; è così bello ora, razza di insensibili?
Inoltre non ci è dato sapere com’è possibili reperire raggi cosmici sulla terra, ma vabbè.
Perché parlare quindi di questo meraviglioso super’uomo?
Beh, perché, da quando il suo fratellino Scott ha deciso di arrostire il mai troppo vituperato Professor Xavier ed è finito in prigione, dove ha fatto la conoscenza del gioco della saponetta a terra sotto la doccia, Capitan America, non si sa a che titolo,  gli ha proposto di diventare il capoccia degli X-Men.
X-Men dove milita anche l’Uomo Ghiaccio, quello che gli scopa la ragazza, Lorna Dane, sotto il naso.
Ve l’ho detto che è uno sfigato, no?

Friday 3 May 2013


Ѐ pauroso. Ѐ spaventevole. Ѐ thriller puro.
Ѐ la classifica meno gettonata del web, ma più amata dalle quattordicenni che vedono sbocciare il proprio fiore lì su quel davanzale polveroso e mucillagginoso di noia. Cos'è? Ve lo devo stare a dire tutte le volte? Ѐ quel megasuperpolipo verde de Lo Stronzo della Settimana.
Ci hanno fatto notare che poco ci si concentra sull'italico stivale nell'individuare soggetti adeguati all'aureo primato e così, questa volta, ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo sguinzagliato i nostri cani da stronzo alla spasmodica ricerca.
Al terzo posto il bronzo vale anche da primo posto per il miniconcorso crossover dell' "a chi faccio guidare la mia ferrari oggi?"; va dunque premiato Mohammed Nisham, direttamente dal non mi ricordo dove, che, dopo averci provato con un koala e un macaco dal culo nudo, si è rivolto al figlio Gioacchino di sole 4 primavere e un quarto chiedendogli: "ce la fai a ingranare la prima che quella scimmia di merda mi ha ingolfato il ferrarino?"
Non pago, ha postato tutto sul primo social che ha trovato e prontamente LA FORZA ™ è accorsa a chiedere soddisfazione.
Al secondo posto l'ermeneutica de i gusti sono gusti, de gustibus non disputandum est, altezza è sempre mezza bellezza. La consacrazione argententata l'abbiamo trovata nell'autodefinitosi fotografo freelance con la passione per il giornalismo, che, in questa sede, chiameremo come A.less.an.Dro Bar-Ate.lli per rendergli la ricerca del suo nome su Google impossibile (tanto lo sappiamo che tra Tera Patrick e gangbang tra alligatori e nani cerchi anche il tuo nome per la rete).
Per cosa? Vi starete chiedendo tra uno sbadiglio e l'altro. E' presto detto se mi date il tempo di rigozzare un boccone di tacchino. Per aver espresso, con panegirici degni di un Montale sotto popper, la sua personalissima critica musicale riguardo Elio e Le Storie Tese. Questo scatenando le ire del ueb(be). Il verdetto è lapidario e sfocia quasi nella critica sociale quando il nostro Leonoassandro trova "di impoverimento per l'essere umano ascoltare una musica filo demenziale come quella prodotta da questa band"
Come dar torto all'ennesimo critico musicale i cui meteorismi rettali ricordano tanto i fa diesis minori?
Sulla vetta si ristabilisce l'ordine delle cose e ci si scontra col vero significato delle parole. Fate largo dunque a chi, in un primo posto tardivo ma comunque aureo, darà vero significato a verbi come "cazziare" o perifrasi quali "mi ha proprio fatto un cazziatone". Difatti, il vecchio Fred, direttamente da quel grande paese che è l'Amerika, non ha trovato proprio altri mezzi con cui mettere in riga la propria moglie, colpevole di aver usato la pancetta anziché il guanciale nella carbonara, se non ricorrere ad un sostenuto ed esemplare cazziatone. Il tutto usando la sua personalissima verga d'Aronne.
Alla prossima settimana!